SOVERATO: INVITO A "PARLARNE BENE": MA COME SI FA? di Lucia Talarico

E come si fa a "parlare bene" di Soverato? Una città sporca, col puzzo di pattume che permanentemente ammorba l'aria, con gli spazi pubblici espropriati e maltenuti, con discariche orrende a cielo aperto. Con i marciapiedi ridotti a parcheggio di grosse moto a impedire qualsiasi transito  delle persone (i #disabili chi li tutela?). Con il #fracassodisoverato che premia i prepotenti e punisce i cittadini.

Soverato è città senza controlli, senza sanzioni, senza cura e premura da parte di chi dovrebbe tenerla con amore. Cittadini e attività comprese. Ridotta a Bancomat per le attività, costi quel che costi.
E alcol, alcol, alcol, alcol...

Giorni fa, sul marciapiede della mia casa è crollato un grande specchio segnaletico, ho avvisato immediatamente evidenziando la pericolosità per l'incolumità pubblica. E' ancora là, qualcuno lo ha misericordiosamente accostato al muro, ma là purtroppo giace.

Taccio altro di scandalosa sporcizia già segnalata a chi di dovere, ad oggi senza esito.

"Parlare bene" di Soverato è impossibile, lo dico con dolore. Mi fa male il cuore vedendo le condizioni di grave degrado della mia città. Descriverlo e portarlo all'attenzione di tutti può risvegliare responsabilità e coscienze troppo, troppo, troppo, sopite.
Lucia Talarico

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