Qua da noi è regola corrente: ruvidezza/maleducazione, senso di onnipotenza e, spesso, molto spesso, totale ignoranza di regolamenti e/o aggiornamenti.
Novanta volte su cento hanno gli occhi incollati sullo smartphone e, senza alzarli, bofonchiano "Dica, dica"! Novantanove volte su cento hanno scrivanie ingombre e disordinatissime, con pile di documenti impolverati a fare da barriera, difficile per gli utenti anche apporre una firma, a meno di contorsionismi e slalom.
Quando rispondono al saluto, è un miracolo. Se sorridono, viene voglia di chiamare la neuro, se non urlano nei corridoi, grati ringraziamo il cielo.
Ho riportato tutto al "Di formiche, di verdure e di pasticcini, cronache turpi di Sanità calabrese", dedicato al Presidente della Regione.
Avrò grandissimo piacere se qualcuno leggerà il resoconto di quello che subiamo nella disgraziata Calabria, disgraziata e negletta sotto tutti i governi succedutisi.
QUI il testo intero della lettera di Deborah Dirani
Lucia Talarico