MOVIMENTO 5 STELLE: STORIE MISERRIME DI MISERRIMA STELLA/uno, di Lucia Talarico

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Rispondo a un commento ricevuto al post precedente, articolo di Polito. Ho piacere di fare un excursus sul M5S. (Numero uno di due)
IL MOVIMENTO 5 STELLE (storie miserrime di miserrima stella)/uno
Io non penso che sia bene citare a mo' di benchmark altri disastri, altre truffe e altri imbrogli. Non ci salva, non ci consola e soprattutto assolve tutti di gravissime colpe. Un benaltrismo inaccettabile perché con tale perversa misura, tutto sbiadisce e quindi tutto è meglio!

Oltre al Mose/Galan allora - e proseguo il suo dire - abbiamo visto De Lorenzo e Poggiolini, lo spread a 600 e Berlusconi travolto. Abbiamo visto corruzione, marciume, vicende e personaggi inqualificabili.
Vuole che citi Formigoni? Vuole che ripassiamo Tangentopoli, il Caf, lo scandalo Lockheed? Gradisce che parliamo di Alitalia, Monte dei Paschi di Siena, Banca Etruria? E di Cimoli, Montezemolo, Mussari, e bella compagnia? Il catalogo è vasto, c'è soltanto da scegliere...

Ma tutto questo non può fare sì che vada a governare il Paese una massa di impreparati, incompetenti, avidi arrivisti e scatenati arrembaggisti dell' ultima ora. Perché tali sono con in più un pericoloso desiderio di rivalsa che, sempre a mio parere, ne fa dei personaggi oscuri pronti a tutto pur di stare in groppa a quella agognata sella.

Non dico delle truffe del RdC, del fallimento dei navigator e di Parise, chiamato in Italia dagli Stati Uniti come un eroe. Lei sa quanto ci è costato?

Non dico delle Partecipate di Stato che avevano "garantito" a Di Maio l'assunzione di due/tre giovani ogni quotacentista che se ne andava (fonte Di Maio).
 
Non dico delle truffe del SuperBonus, oltre 4 miliardi rubati al popolo italiano!

Non dico di Toninelli, Grillo Giulia, Barbara Lezzi, Bonafede, tutti ministri a dir poco evaporati. Per non parlare di Paola Taverna/"ve sfonnamo!", di Strasburgo "marchetta francese" (Di Maio/Di Battista quando erano "fratelli")!

E non dico neanche del presidente Mattarella per il quale Di Maio chiedeva l'impeachment, e di Mario Draghi etichettato "un italiano" che non ti fava per l'Italia (sic), sempre l'ineffabile Di Maio.

Adesso stiamo assistendo alla beatificazione di Giuseppe Conte, che ha governato con chiunque, che ha blandito il Capitan Prosciutto prima di rinnegarlo con elegantissime movenze, che ha buttato giù Draghi anticipando le elezioni con i danni di immagine e di affidabilità che ci hanno coinvolto.
 
Conte contorsionista, felpato e barricadero, umile e arrogante, benedicente e capriolante di qua e di là pur di non mollare la presa sul Potere.

Da pulcino nella stoppa - lo ricordiamo mentre Di Maio e Casalino lo tutoravano - a devoto di Padre Pio con immaginetta nel portafoglio da esibire all'occorrenza (imbarazzante scenetta a Porta a Porta), e oggi lupo tra gli altri lupi, denti arrotati e occhi di brace, pronti a fare a pezzi l'Italia, famelici.
Lucia Talarico
QUI la parte seconda