#milano #citylife #manonvisaziatemai
Di fronte allo scandalo Milano, identico ad altre orrende vicende di corruzione, brogli e disonestà, mi sorge sempre la medesima domanda: "Ma quante borse di Vuitton dovete/volete avere? Quante auto? Quante piscine? Quanta servitù? Quante vacanze? Quante "firme", quanto lusso, quanto status symbol?".
So bene che è una faccenda di losco potere che prescinde anche un po' dai simboli della ricchezza... soltanto un po', però, intendiamoci.
E così torna la domanda: Ma non vi saziate mai? Non vi basta mai?
La stessa domanda che rivolgerei agli evasori, grandi e piccoli. L'idraulico, l'elettricista, il medico, l'avvocato, il ristoratore, e tutte le altre categorie in auge per il nero, che truffano, accumulano, continuano imperterriti, ai danni di ammalati, fragili, impotenti, contro tutta una collettività che non si regge se non con il contributo di TUTTI.
Delinquenti! Che pure utilizzate le Scuole e la Sanità, le strade, i binari, e ogni elemento finanziato con il denaro delle tasse dei cittadini. Delinquenti!
Poi arriva Milano! Che fa impallidire "il piccolo sistema" e paradossalmente lo legittima. Delinquenti!
Leggendo le chat agli atti si rimane allibiti. La Cosa Pubblica, la nobile Cosa Pubblica, è in mano a mascalzoni. In un lampante metodo che tutti conoscono, tutti sanno, tutti fiancheggiano, senza che a nessuno venga un brivido di sgomento e senza che alcuno si fermi un istante.
Le case di Milano, dico "case" per comodità di scrittura, nascono per essere scambiate nei Fondi di investimento. Sporchi prodotti finanziari. Mezzo per accumulare enormi ricchezze, merce ributtante che non ha funzione ma che è soltanto tramite per ricchezze sfrenate.
Il Bosco verticale, CityLife, i grattacieli, schifosissimi "immobili" che distruggono lavoratori, famiglie, studenti, mentre la politica guarda, fiancheggia e assolutamente PERMETTE. Con l'evasione fiscale tutta, quella di idraulici, elettricisti, medici, avvocati, ristoratori...
Ma quante borse di Vuitton dovete avere per saziarvi? Delinquenti!
Lucia Talarico
Lucia Talarico