"LA SENSIBILITA' VERSO LE DONNE" CIT. NORDIO, di Lucia Talarico

Nordio: “… che magari non hanno la nostra sensibilità verso le donne.”

Accipicchia! Io non mi sono mai accorta che in Italia ci fosse “sensibilità verso le donne”!
Non me ne sono accorta sul luogo di lavoro, dove la mancanza di rispetto era quotidiana.
Non me ne sono accorta nel sociale, dove il paternalismo becero e l’insofferenza erano palesi.
Non me ne sono accorta nella politica, nella cerchia delle amicizie, neanche nelle associazioni, club, congreghe, circoli (che non ho mai frequentato ma di cui mi hanno ampiamente riferito).

Al più, ma proprio al più al più, riscontravo “tolleranza”, “bonomia”, “paziente sopportazione”, ma è necessario fare attenzione alle parole: “Sensibilità verso le donne”, mai!

Non scherziamo. Aprire il vocabolario e leggere bene il significato della parola “sensibilità”.
Non mi pare che ci sia scritto:
- Avete voluto la parità? E quindi:
- Non cedo il passo;
- Non sono gentile, non vi ascolto con rispetto;
- Non evito di dire “mettatilla ‘nta machina ca a combincimu nui!”
- Se non fate figli, cosa vi sposate a fare;
- Non evito allusioni, tentativi, sconcezze;
- Non chiedo mai scusa per le rozzezze che ho rovesciato a valanga;
- Non faccio allusioni al ciclo, al dimagrimento, all’ ingrassamento, all’invecchiamento…
- Non evito battute grevi e battutine stupide tipo “siete nate per cucinare e per farci mangiare” che non fanno ridere nessuno e pure squalificano gli zuzzurelloni che ancora le pronunciano.

CiascunA ci aggiunga il suo ché sicuramente l’antologia sarà corposa!
Di quale “sensibilità” va cianciando Nordio?
Andare al diavolo, grazie.
Lucia Talarico