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Dormo poco, penso molto (anche mio malgrado), rifletto, ascolto, leggo. Tutto mi fa molto male. Trovo che l’essere umano è folle e crudele. Mi fa male fare parte dell’essere umano.
Sentire e vedere personaggi e personaggetti che disquisiscono sempre sorridenti e rilassati su temi tragici, mi scandalizza, mi turba, mi annichilisce. Non dico che si debbano strappare i capelli, ma tutto quel salottiero, quelle conversazioni amene, quella leggerezza, quel discorrere come si parlasse di villeggiatura e non di drammi, carne e sangue, a me fa orrore.
È un teatro i cui attori sono paghi di civettare, mettersi in mostra e intascare cachet e visibilità. Li guardo nella loro postura rilassata, nei loro sorrisi a trentadue denti, nel loro stupido intrattenere o arringare, e il mio cuore si indigna talmente tanto da accelerare i suoi battiti. Per non dire dei politici che ci imbrogliano maleficamente in maniera palese perseguendo soltanto i loro loschi fini.
Mi sento espropriata della mia vita, per tutti i mascalzoni che me la rovinano. Tutto molto ingiusto, ma tutto lampante: si chiama p-o-l-i-t-i-c-a.
E lo sdegno, con il disagio di vivere, sale, sale, sale…
Lucia Talarico
Lucia Talarico