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La Madeleine si illumina immediatamente: l’Insalata Russa di mia mamma! Un trionfo. Un inno. Una gloria. Di base, patate e carote lesse, tonno e sottaceti, tutto rigorosamente tagliato a tocchetti, mai frullato. "Perché i sapori devono restare ben accoppiati, ma distinti, senza confondersi.", "E poi mica stiamo preparando un purè!".
Maionese ad amalgamare il tutto, mescolando piano piano e con garbo, e per guarnire fettine di uovo sodo, ghirigori di maionese giù dalla siringa e capperetti a colorare quella magnifica tavolozza. Era meravigliosa.
Mamma la disponeva in un grande piatto ovale e la copriva accuratamente per il raffreddamento in frigo, i decori e l'aggiustamento erano previsti per i minuti precedenti il portarla a tavola.
La ricordo come fosse servita ora, occhieggiava l'arancio delle carote, il beige del tonno, il giallo chiaro delle patate, i diversi colori dei sottaceti e il paglierino della maionese.
Il gusto... mi dispiace, non ve lo so raccontare. Delicato, deciso, sofisticato. Fondente, esuberante e festoso. Mugolii di piacere attraversavano la tavola, "quest'anno ti sei superata" (ogni anno "si superava"!), "mamma, sembra un dessert!". Accompagnava fritti, arrosti, brasati, era il contorno per eccellenza, la sigla del pranzo di Natale.
Mia mamma, una cuoca sopraffina. Una pasticcera inarrivabile. Attenta, accurata, precisa, "La cucina ha bisogno di tempo e pazienza. Se te ne vai e non stai vicino ai fuochi viene tutto malissimo!".
Mia mamma. Pensavo di essere in qualche modo "pronta" alla sua scomparsa, mi sono sbagliata. Anche se era molto anziana, era un affetto montagna. Oggi che non ce l'ho più, e non sono più figlia, mi sento un po' persa.
Sono stati tanti decenni di auguri, fiori, regalini, babà, che era il suo dolce preferito. Sono stati tanti decenni di civettuola "insofferenza" - "ancora/il/compleanno/mi/festeggi" - ma sono stati decenni dolci e colorati.
Io credo che il dolore attenui i colori, scomparso mio padre è tutto diventato un po' grigio. Andata via mia mamma, tutto si è tramutato in bianco e nero.
Non ho altro modo per renderle onore se non scrivendo. Mia mamma, occhi verdi. Mia mamma, generosissima. Arguta, battuta pronta. Verde il suo colore preferito, bella. Davvero bella. Pronta ad aiutare, fare, sostenere. Crostate, torte con la crema, pizze, calzoni, caffè freddo shakerato! Lettere, cartoline, bigliettini, allegria tanta.
Non averla più spegne i colori, appunto. Tento di ravvivarli qui con la foto del suo camino scoppiettante e, allora, felice.
Lucia Talarico
Lucia Talarico