MADELEINE AL CONTRARIO. ODIO CUCINARE, di Lucia Talarico

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MADELEINE AL CONTRARIO

Anno di grazia 2025
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Mi sono fortemente stufata di cucinare! Perdonatemi, vi prego, e compatite questo mio sfogo liberatorio.

Basta! Non ne posso più, e non da oggi. Sarà che ho avuto una professione impegnativa, sarà che ho un marito impiccione - perché la fai così e non cosà, perché friggi in questa padella e non in quella, perché quando cucini utilizzi tante stoviglie, perché non alzi il fuoco, perché non lo abbassi - insomma, Amiche mie, non cucino più. Basta.

Negli anni ho capito che non mi piace cucinare! E non mi piace apparecchiare, decorare, rinfrescare, riscaldare, decorare.

Non mi piace neanche ricevere. Ecco, l’ho detto! Trovo che sia una fatica tremenda. Metti, smetti, aggiusta, controlla, pensa, organizza, tocco e ritocco, no no no, non fa più per me.

Intendiamoci: io so cucinare, anche bene. So anche ricevere, ci mancherebbe. Ma non ne ho più voglia, e mi accontento.
Non voglio più “obblighi”, neanche “piacevoli”. Non voglio impiegare il mio tempo preziosissimo per faccende che in fondo mi appassionano poco. Non voglio fare finta, perché mi devo, e devo, verità, realtà, concretezza e testimonianza.

Magari qualcuna la pensa come me, magari non ha la forza di dichiararlo, magari si sente in colpa… No, Amiche mie, è arrivato il tempo dell’amarci, del dire sinceramente, del non avere timore di alcun giudizio!
Abbiamo fatto milioni di cose per dovere, cominciamo ad abbandonare i fornelli e sono sicura che altri “abbandoni” verranno più facilmente… non fatemi fare esempi perché non è opportuno! ☺️

Adesso sto pensando perché mai mi è venuta in mente e d’improvviso questa Madeleine, proprio nel tripudio dei festeggiamenti natalizi. E perché mai devo offrirvi il mio cattivissimo esempio. Sto pensando pure a tutte le donne della mia famiglia, tutte bravissime, attente, cuoche accurate e sopraffine. Ma vedete, care Amiche, il rischio è che perpetuare certe odi, apprezzarle e pure rimpiangerle, stare troppo a rallegrarsi per mescolamento, doratura, caramello e farcitura, condanna sempre il nostro genere a un paradiso inutile. Noi siamo tanto altro, ma tanto tanto tanto.

E se un biscottino ci riporta una certa aura, ovviamente ce ne rallegriamo, ne scriviamo facendone un bozzetto… ma non corriamo a replicarla, quell’aura, se non ne avvertiamo l’impellente e insopprimibile desiderio.

Non so se mi sono spiegata… E poi, credetemi, da cosa nasce cosa.
Vi abbraccio Tutt*
Buon 2025
Lucia Talarico