#25 NOVEMBRE, MADELEINE PER LA GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE. << NELLE BRACCIA DEL SIGNORE... >>, di Lucia Talarico

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#25 NOVEMBRE, MADELEINE PER LA GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE.
<< NELLE BRACCIA DEL SIGNORE... >>
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Sto friggendo le frittelle di fiori di zucca, calde e dorate profumano di feste… e il pensiero corre a una donna maltrattata. Ne faccio una Madeleine e ve la racconto in fiaba.

C'era una volta, e c'è ancora, una mia carissima zia, saggia, intelligente, arguta, religiosissima, dedita a opere di volontariato e carità. C'era una volta, e c'è ancora (oggi felice), una donna, maltrattata da un marito aggressivo, prepotente e villano, in una storia triste che si protraeva da anni.

Questa storia triste era oggetto di viva solidarietà e ribellione nella mia grande famiglia ed era intrisa di partecipi commenti in ogni pranzo/riunione che ci facesse incontrare.
Nella bella casa di campagna dei miei zii, la tavola imbandita faceva trionfare pasta al forno, capretto in terracotta con patate e carciofi, frittelle, ricottine di pecora, datteri, noci e nocciole che crocchiavano sotto lo schiaccianoci, oltre naturalmente cioccolata, liquori e caffè bollenti serviti continuamente. L’ospitalità e il cibo preparato con cura inducevano a confidenze e confessioni, e così fioccavano i commenti e le solidali opinioni dei presenti sulla violenza che si dipanava da tempo e tuonava su quella giovane donna. C'era chi si scandalizzava, chi si indignava, chi consigliava l'immediata separazione e pure chi suggeriva cristiana sopportazione con speranza (vana) di cambiamenti... Modi pensare variegati e diversi, ferma sempre la massima solidarietà verso la vittima della situazione.

Mia zia naturalmente, la cui opinione era ascoltata con grande stima e illimitata fiducia, partecipava alle conversazioni e moderava le colorite contumelie che, catartiche, aiutavano ad affrontare quella brutta faccenda.
Finché... un giorno... scrisse la parola fine a ogni variopinta possibilità di epilogo terreno per la triste storia. Sorridendo alla sua tavola felice ci informò che stava fervidamente pregando il Signore perché prendesse nelle sue braccia quel brutto figuro.
La meraviglia fu enorme: << Zia! Proprio tu! Tu auguri la morte a qualcuno? >>, e la soave risposta fu: << La morte? Ma non è morte, è un posto magnifico! C'è forse migliore posto delle braccia del Signore? >>.
In effetti, come darle torto? Esiste posto migliore delle braccia del Signore?

Ecco, porto questa storia familiare a fattore comune e diventa qui una Madeleine per questo giorno così simbolico e importante.
Spero che possa essere di aiuto a qualcuna che è in mezzo ai patimenti. La violenza sulle donne è irricevibile, anche per una saggia e religiosissima signora.

Quanto a me, temo che il Signore non li voglia, questi uomini orribili, ma non si sa mai che voglia esaudire la zia. Sono comunque certa che pregare e pensare che possano giungere presto "nelle braccia del Signore" sia una delle strade verso la consapevolezza e la risolutezza. Le stesse serviranno a far andare dritte al Centro Antiviolenza più vicino o alla Caserma dei Carabinieri, ché quella si trova dappertutto!

Ciao zia, ti ringrazio per la tua sempre generosa e saggia presenza e confido che questa locuzione/legenda attraversi le generazioni della nostra grande famiglia. Il copyright appartiene a te per sempre, la tua fervida preghiera, e il fare, appartenga felicemente a tuttE.

Buona giornata, Amiche, prendiamo coraggio sempre e, se vi trovate nei patimenti, prendete coraggio presto. Vi garantisco che è più difficile a pensare che a fare! Come diceva una mia vecchia insegnante: niente viene viene con niente! E come diceva una deliziosa signora ungherese che ho avuto il piacere di frequentare: non ci sono vittime, ma volontarie!

Non siate volontarie! Lasciateli, questi farabutti, denunciateli, fatevi assistere e supportare, è vietato sopportare!

Vietato avere pena, vietato coltivare la speranza: sono feroci, peggiorano! Reprobi e malvagi, ignoranti e gretti, vi vogliono distruggere perché è l'unica ragione della loro maledetta e miserrima vita. Non glielo consentite!
Vi voglio un mare di bene. Siete nel mio cuore, Tutte.
Lucia Talarico