OLTRE OGNI IMMAGINAZIONE/5. Eredità Agnelli, opere d'arte agli Elkann: spunta un elenco di feste «per mascherarle da regali». I «letti freddi» per indicare le case vuote

Corriere della Sera
Dalle carte dell’inchiesta sull’eredità Agnelli spunta un altro file che sarebbe collegato alla presunta strategia — secondo l’accusa — per eludere il fisco e far figurare come donazioni il passaggio (ereditario) di opere d’arte e oggetti di valore, appartenuti a Marella Caracciolo. Nel documento, sequestrato dalla guardia di finanza, sono elencati, con tanto di data e ricorrenza, compleanni, anniversari di matrimonio, appuntamenti particolari, così da poter abbinare ogni giorno speciale al rispettivo «regalo». 

Del resto, negli atti si parla anche di due elenchi, contenenti 13 e 26 opere della collezione dell’Avvocato di cui in parte non vi sarebbe traccia: dipinti di De Chirico, Picasso, Bacon, Gérome. Sul punto sono in corso accertamenti investigativi, perché alcune opere — come si legge nel decreto di sequestro di 74,8 milioni — «sono risultate non presenti» nei file raccolti in fase d’indagine, altre invece rientrano appunto tra i «falsi “regali” a favore dei fratelli Elkann». Tra i dipinti di cui non si conosce «l’allocazione» figurano due Bacon e un Modigliani.

Altri dettagli che — sempre secondo l’ipotesi d’accusa — sarebbero collegati al progetto fraudolento per far figurare in Svizzera la residenza della vedova dell’Avvocato: tra queste, l’espressione «cold beds», letteralmente «letti freddi», con la quale vengono definite le case vuote, quelle in cui non abita nessuno. Il neologismo e la sua spiegazione sono contenuti in una mail che l’avvocato elvetico Peter Hafter invia a John Elkann nell’ottobre 2013 in relazione allo chalet Icy a Lauenen (Gstaad), destinato a diventare la nuova dimora di Marella Caracciolo che per motivi di salute non poteva stare alle alte quote di Saint Moritz.

 Nel documento, si parla della possibile assunzione di una governante di 48 anni che per oltre 20 aveva organizzato la villa di una nota famiglia del luogo e che ora era in cerca di lavoro. «Penso che sarebbe la persona ideale per occuparsi della casa di donna Marella… Questo è importante per superare l’impressione generale che la casa sia sempre vuota (in Svizzera chiamiamo queste case “letti freddi”)».

Il documento, insieme a molti altri, rappresenta per il procuratore aggiunto Marco Gianoglio e i pubblici ministeri Mario Bendoni e Giulia Marchetti, uno degli elementi a sostegno dell’esistenza di «una strategia ben pianificata e approfonditamente studiata, finalizzata a evitare l’apertura in Italia della successione ereditaria di Marella Caracciolo e, conseguentemente, a omettere di assoggettare a imposta gli assets ereditari». I legali dei fratelli Elkann, ieri in Procura a Torino, hanno sempre respinto le accuse.
Corriere della Sera - 26 settembre 2024

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