Parole come pietre
<< Le auguro Presidente di poter dimostrare la sua innocenza per i reati di cui viene accusato. Se ci riuscirà dal punto di vista giudiziario non cambierà tuttavia di certo il mio giudizio su di Lei. In questi anni ho visto un uomo arrogante, prepotente, sprezzante dei cittadini comuni e pronto e ben disposto verso i potenti. Ho constatato con i miei occhi il dolore, le sofferenze, i drammi provocati dalle sue scellerate scelte sanitarie. I nostri anziani costretti a passare ore, intere giornate abbandonati su sedie in pronto soccorso al tracollo perché Lei si ostinava a punire Albenga e il suo Ospedale, le nostre donne obbligate a partorire per strada perché Lei (e i suoi) teneva chiusi i Punti Nascite, di cui continuamente a parole prometteva la riapertura. Mi spiace Presidente, per me Lei è stato per la mia Liguria un pessimo Amministratore. Ha trasformato la mia Regione nel "suo" parco giochi: tutto musica e luci colorate. Il red carpet, il mortaio gonfiabile, il tricapodanno, gli slogan sulle facciate, inaugurazioni e mangiate a più non posso. Forse per non far vedere ai Liguri (e agli ospiti) la cementificazione del territorio, la poca cura dell'ambiente, una viabilità da terzo mondo, una sanità a brandelli. Pensavo che sarebbe stato difficile fare peggio di Burlando, ma Lei mi ha tolto ogni dubbio. L'augurio che posso farle è che trovi in se stesso la capacità di guardarsi dentro come uomo: scoprirà tante cose che oggi probabilmente le sfuggono. Senza stima, ma con rispetto. Quel rispetto che Lei non ha mai avuto nei confronti di chi cercava di manifestare i bisogni, le esigenze, le necessità della nostra gente.>>
Gino Rapa - ALASSIO WOOD
Liguria e Toti