PORTO' LA "METEORINA" AL PARTY DI ARCORE, FEDE CONDANNATO, di Luigi Ferrarella

Che grandissimi maiali! Che esempi di marciume e profondo degrado! Donne come merce, ragazze in pasto alle voglie dell' "utilizzatore finale", cit. Ghedini, il quale nella difesa di Berlusconi attenuava, sopiva, annacquava... Dove siamo oggi è anche a causa di questo schifo portato a normalità, a divertissement, a sospirato desiderio "possibile" di tantissimi. (Ricordiamo anche la promessa di un pullman di tro** ai giocatori!).
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<< Secondo il tribunale di Milano Ambra Battilana va risarcita perché vittima «sia pure con più subdole modalità, di violenza contro le donne».

<< Le ragazze che dopo un provino in tv, se non accettano approcci sessuali, si sentono dire dall’uomo di potere «allora che cosa siete venute a fare qua?», e preannunciare che non faranno quindi «più niente nel mondo dello spettacolo», sono vittime, «sia pure con più subdole modalità, di violenza contro le donne» che produce «sofferenza psico-fisica» e va risarcita: è quanto sentenzia il Tribunale civile di Milano, condannando l’uomo a risarcire alla ragazza 25.000 euro di danni. Dove lui è il giornalista Emilio Fede, e lei è Ambra Battilana, una delle invitate alla forse più proverbiale delle cene «bunga-bunga» di Arcore al centro dei processi «Ruby» a Silvio Berlusconi e allo stesso Fede.

<< Ambra Battilana
Il 21 agosto 2010 la giovane, che aveva vinto Miss Piemonte, con l’amica Chiara Danese viene ricevuta in un casting da Fede che, senza alcun saggio lavorativo, offre loro di fare le «meteorine» per ben 3.000 euro a settimana.

<< La sera dopo arriva subito l’invito a una cena ad Arcore, dove altre ragazze si fanno toccare e toccano, una si ritrova nuda perché le si apre il vestito nella lap-dance, a tavola viene passata una statuetta con un pene enorme, e Ambra e Diana un po’ intimidite vengono arringate dalle altre ragazze a farsi coinvolgere. «Ma che dobbiamo fare? Dobbiamo “darla”?», chiede Ambra a Chiara, e le due amiche girano i tacchi, al che il giornalista, contrariato, le fa riaccompagnare a Milano.

<< Nel 2019 è passata in giudicato la condanna di Fede per «induzione alla prostituzione», con risarcimento alla ragazza (assistita nel civile dall’avvocato Michele Dell’Agli) da quantificare in separata sede. Ed è appunto qui che martedì il giudice Damiano Spera, una volta ascoltati gli argomenti del difensore Samuele De Santis, addita comunque «il turbamento emotivo subìto» da Battilana dopo «la consapevolezza di essere stata “adescata” per un presunto casting presso Mediaset», e «la forte delusione nel prendere atto che la sua bellezza e l’aspirazione di successo come modella fossero state sfruttate da persone amorali per turpi finalità, che l’avrebbero deprivata della propria personalità e ridotta a donna-oggetto: un ulteriore meschino episodio, sia pure con più subdole modalità, di violenza contro le donne».
Luigi Ferrarella