SANITA' CALABRESE: OSPEDALE CIVILE DI CATANZARO. Post della dottoressa Mariarita Albanese

Ecco la lettera del Settembre 2021 di cui la dottoressa Mariarita Albanese scrive nel post di oggi 1 febbraio 2023. Al tempo, nel mio piccolissimo l'ho condivisa e pubblicata anch'io rafforzandola in qualche modo con le esperienze da me vissute in prima persona.
Reazioni? Nessuna. I calabresi, indifferenti, disinformati, inetti e sudditi, non ne hanno neanche presa visione o, per lo meno, non si sono espressi. Corrono però a fare la ola a quell'insulso di Jovanotti a Scilla!
Siamo paghi di andarci a curare nelle regioni settentrionali dove ci tollerano appena. Siamo evidentemente soddisfatti dei nostri viaggi della speranza, sudditi e inetti.

AVVISO
Se in questi giorni avrete la malcapitata occasione di dover fare visite o peggio, di dovervi sottoporre a ricoveri presso l'Ospedale Civile di Catanzaro, ricordate di portarvi dietro l'acqua e generi di conforto.
Già, perché l'ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro (ospedale del "soi-disant" capoluogo di regione), da ieri, è senza distributori automatici di bevande o snack.
I distributori sono stati rimossi ieri e avrebbero dovuto essere prontamente sostituiti dal vincitore del nuovo appalto. Che però non c'è ancora. E non sanno quando verranno installati.
Aggiungo anche che, come molti di voi sapranno, il bar all'interno del complesso ospedaliero è chiuso.
Morale della favola? O hai un familiare dotato di buone gambe per arrivare ai bar di fronte, oppure ciccia.
A settembre del 2021, vivendo in presa diretta le sofferenze e le storture di un'azienda sanitaria che non è assolutamente a misura di malato, scrissi una lettera aperta rivolgendomi ai futuri amministratori regionali e locali, invitando -nel mio piccolo- ad avere più cura dell'aspetto sanitario della cosa pubblica.
Venne letta, condivisa da molti "politici" e attuali rappresentanti a livello regionale e comunale.
Ed eccoci qua.
Un vero buco nell'acqua.
In compenso, non manca mai il tempo per le foto, le passerelle, la presenza istituzionale ad ogni singolo evento. Presenza, e nulla più.
Cara Catanzaro mia, cara Calabria mia, che dispiacere.
"Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi".