ELEZIONI 25 SETTEMBRE 2022: AL SEGGIO CON LA MOLLETTA PER TURARSI IL NASO, di Lucia Talarico

- Letta promette la quattordicesima mensilità.
- Conte assicura una imbarazzante e incredibile manna di "gratuitamente" e fa del Sud il suo serbatoio vincente (e ti credo!).
- Berlusconi mescola alberi e pensioni, affermando che Putin in Ucraina voleva soltanto "sostituire il governo Zelensky con persone perbene" (cit).
- Salvini sproloquia su energia e bollette ma non sa a quale santo votarsi e se potesse sbranerebbe la Meloni.
- Calenda è la testa d'ariete di Renzi che chissà perché non calca moltissimo il palcoscenico, a parte qualche insulto a Giuseppe Conte.
- Di Maio s'inventa i mutui/giovani garantiti e sigle improbabili di acchiappapolli. Si è cimentato pure nel volo di Dirty Dancing ma figura peggiore per un ministro degli Esteri non poteva essere neanche immaginata.
- Fratoianni, Lupi, Paragone & Co sono un isterico teatrino di squallidi personaggi.

- E poi... lei, Giorgia Meloni.
Vittoria in tasca e però scaramantica. Concreta e reazionaria. Chiara e de noantri. Astuta e forte. Determinata, capace, volitiva e "sono un soldato". Un soldato comunque da decenni sulla breccia lussuosa del Parlamento con gli annessi e connessi derivati.
Di lei si ricordano urla, camerati, fiamma, ritornelli, e mai nessuna abiura, piuttosto un predicare bene e razzolare male, quando nel raspare avrebbe potuto (e dovuto) costruire un'aia linda e presentabile.

Nonostante sia una donna, nonostante possa essere la prima Presidente del Consiglio italiana, nonostante pertanto la novità, il cambiamento e la famosissima rottura del soffitto di cristallo... diciamocelo... non ci piace. Per nulla.

In questo incredibile mercato delle vacche - modo di dire perché le vacche sono più pulite e profumate - siamo chiamati ad esprimere il nostro voto. Dobbiamo purtroppo rovistare in un sistema elettorale vergognoso, nel quale ci impongono nomi e future alleanze misteriose.

Occorre bardarsi di grande rassegnazione e pinza al naso, ché il fetore è insopportabile. Al seggio, quindi, oltre guanti e mascherina, coraggio e molletta!
Amiamo l'Italia e amiamo gli Italiani, noi piccoli che tutto possiamo ma purtroppo non possiamo niente!
Lucia Talarico