MENO AUGURI DI PACE, TRAMUTIAMOLI IN COMPORTAMENTI QUOTIDIANI, di Lucia Talarico

Oggi inizia la Settimana Santa, vedo addirittura biglietti di auguri dedicati a Questa! Pazzesco! Una settimana di Sofferenza e Dolore, in cui Cristo si sacrifica per l'umanità è declinata su biglietti ilari e leggeri. "Buona Settimana Santa", la didascalia, come fosse una festa, con tutto il corredo di banalità a cui siamo abituati in questi tempi così vuoti e vacui. Un po' di silenzio, no?
Nonostante il dilagare di Tanti Auguri, Pace, Serenità e Vogliamoci Tanto Bene, la Pasqua non porterà nulla di nuovo e continueremo a scannarci come dannati. Gli interessi in gioco sono enormi, noi non ne immaginiamo neanche la portata e, come diceva mio papà: a noi arrivano soltanto le notizie che vogliono farci arrivare!
Mala tempora currunt e correranno. Purtroppo abbiamo costruito un mondo avido, criminale e assassino di se stesso. Pochi ne traggono grandissimi vantaggi ma sembra che non se ne voglia prendere contezza.
Istupiditi e disinformati ci arrabbattiamo, presi anche noi dai nostri traffici e grettezze, nelle nostre misere guerre personali che tutti conduciamo a scapito dell'altro. Quell'altro al quale, due volte ogni anno, auguriamo pace e serenità ma che spesso, spessissimo, ci infastidisce per il suo solo esserci. Ampliando la scala dei valori e "pe' li rami", come dicono i poeti , eccoci qua! Siamo come siamo: in guerra!
Meno auguri di pace, per favore, tramutiamoli in comportamenti quotidiani.
Lucia Talarico