Sempre a proposito dell'importanza delle parole, riporto un mio commento a uno scritto di Enrico Vaccaro, correva l'anno 2014. Non ho il link dei due pezzi pubblicati e mi dispiace non aver provveduto ad archiviare i due articoli.
L'attualità delle argomentazioni, soprattutto oggi, tempo di elezioni amministrative 2022, dovrebbe far riflettere e meditare ogni cittadino che si appresta a sostenere candidati e quindi votare per il futuro di Soverato. “Poesia”. “Onore”. “Verità”. Chi sente di rispettarle o averle rispettate?
4 Settembre 2014 - Sono colpita dalle parole di Enrico Vaccaro, perché da moltissimo tempo non leggevo, nei commenti relativi alle gestioni politiche, parole come “poesia”, “onore”, “verità”. Normalmente si legge di “equilibrio”, di “battaglia”, di “opposizione”, di “riscossioni”, di “irresponsabilità”, di “disavanzo”, ma parole semplici, “pulite”, abbaglianti nel loro significato, sono state dimenticate.
Se le parole hanno un peso, e lo hanno, dovremmo riappropriarci tutti del loro concetto e di quello che rappresentano. La “verità”, l’ “onore”, la “poesia”, rimandano ad atmosfere e situazioni che tutti vorremmo e dovremmo vivere. Rimandano al diritto, all’etica, alla filosofia, alla buona politica, alla buona educazione, al rispetto del vicino, del diverso, all’aiuto e alla solidarietà. Parole semplici, appunto, pulite, che illuminerebbero la strada del buon governo e del buon cittadino.
Parole che sarebbero l’avamposto di altre parole: “rettitudine”, “integrità”, “rispetto”, e che, pensate e adoperate da tutti, potrebbero cancellare l’imbroglio, l’approfittare, la furbizia, e ci farebbero essere orgogliosi del nostro ambiente e delle nostre atmosfere.
Parole che, chissà… potrebbero cancellare il turpiloquio e le bestemmie che sono linguaggio comune, o che potrebbero servire a riflettere tutti su un comportamento più generoso e garbato…
Parole che aiuterebbero gli adulti a riappropriarsi della loro funzione educativa che, forse, hanno dimenticato o si è sbiadita sotto il peso dell’omologazione a tutti i costi, del “giovane è solo diritti e niente doveri”: facciamo tutti tardi/facebookkiamo tutto il giorno/ e poi chattiamo/postiamo selfie/ fumiamo/canniamo/ e non aiutiamo un anziano a reggere una busta pesante…
Non so se dalle tre parole proposte da Enrico Vaccaro, “poesia”, “onore”, “verità”, possa nascere un pensiero diverso: io qui le sottolineo e le rilancio. Le parole sono importantissime e fondamentali, forse le abbiamo dimenticate: riprendiamocele per le nostre azioni e per il buongoverno della Città.
Lucia Talarico, 4 Settembre 2014