RACCONTO DALL'OSPEDALE SAN RAFFAELE DI MILANO - QUATTRO, ESITO, CONCLUSIONE E... LE AMICHE, di Lucia Talarico

Ore 8,10. Notte orribile, il casco tira, brucia, stringe come una morsa. Non oso pensare in quali condizioni siano i quattro punti della mia testolina dove sono avvitate le 4 viti! Mi sembra sia un un metodo tremendo ma mi hanno spiegato che è l'unico che consente di tenere fissa la testa al supporto, per la precisissima essenziale radiazione. In questo momento sono insofferente e di pessimo umore, non ho dormito affatto e non mi sento bene. Sarà che è l' ultimo giorno e non vedo l'ora di andarmene. Sarà che c'è ancora la terza seduta e poi lo smontaggio del casco per il quale spero che si ricordino sempre che maneggiano una testa viva e non quella di E.T.!

Ore 13,00. Andata la terza seduta. Lunga, naturalmente, scomoda, ma la musica che mi hanno inviato nella "galleria", pianoforte e cinguettii, mi ha trasportato in un giardino!
Andato pure lo smontaggio del casco! Ero pronta a vedere un banco da lavoro con tenaglia, pinze e avvitatore, invece un giovane medico, il dottor Pompeo, e non un fabbro 😄, ha eseguito i passaggi necessari. Ahi, svitare quattro viti dalla mia testolina non è stata proprio una passeggiata però, con calma, e gratitudine per la gentilezza del dottore e di Denise (occhi azzurri e sempre sorridente) si può raccontare.

Ore 17,30. Mi dimettono. Mi consegnano la relazione di dimissioni con la descrizione di quanto eseguito: iter, esami, dosi somministrate, e istruzioni per la degenza: riposo, terapia cortisonica contro le infiammazioni, gastroprotettori.
Controllo tra sei mesi. Tutti gli esami necessari a tale controllo potrò presentarli da "remoto", è la telemedicina che ci consente di evitare viaggi superflui.
Il dottor Pompeo, ancora lui, mi spiega tutto molto chiaramente e mi fornisce anche i farmaci sufficienti fino al giorno seguente: "Visto che lei, signora, deve partire e non avrà voglia di andare in farmacia!". Eh? In Calabria simili sensibilità e cortesie neanche possiamo immaginarle e dobbiamo subire invece malgarbo, insofferenza e maleducazione, salvo rare eccezioni.

Conclusione: le aspettative sono di "congelare" il mio Ospite sgraditissimo in maniera che non possa più provocare ulteriori danni. Soltanto il tempo ci dirà se sarà così. Adesso è presto. Spero fortemente che i risultati saranno pari alle aspettative e alla precisione e competenza che ho constatato.

Ora tiro qui una bella riga e passo a una musica che mi piace molto di più.
Bandaaaaaa, DAI, TACA!
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E' giornata di dimissione, parlo delle Amiche. Quelle vicine e lontane, quelle di anni e recenti, quelle dell'ombrellone e di FB. Tutte, tutte, tutte, essenziali.
Una è andata a comprare una tigre di peluche non appena sono entrata in ospedale, uguale me l'aveva regalata nell'anno del mio intervento chirurgico, "devi essere forte come una tigre" c'era scritto. Forse lo sono stata.

Un'altra mi ha inviato un messaggio privato talmente comico che mi sono sentita letteralmente inondare dall'affetto e dall'ilarità, non so quale mi abbia fatto meglio. Una compagna di Università a Firenze, da Trapani mi riempie di cuori, e chi se lo aspettava!

C'è quella che mi legge "con ingordigia" (che meraviglia!). Quella che prega e guarda il mio terrazzo di casa dichiarando che pregherà fino al mio ritorno , quella silenziosa, quella entusiasta, quella breve e concisa, quella "protocollare", quella che mi dice di essere debole, ma nessuna lo è, nemmeno lei che lo pensa di sé...

C'è chi ha subito dolori cocenti in brevissimo tempo eppure trova il tempo e la voglia di essermi vicina, c'è chi fa apprezzamenti sulla mia piccola cronaca chiamandola "reportage", chi mi appella "scrittrice fantastica" (wow), e poi chi lascia cuori, fiori, abbracci, muscoli possenti, applausi, e chi "conta", dai, il primo è passato, forza, un altro sforzo... Credetemi, tutto straordinario!

E ci sono le Ragazze! Lorenza, Gemma, Carla, Giorgia, Celeste, Gisella, Sara, Pro Roby, giovani donne che ho visto crescere e che hanno frequentato la mia casa portando ventate di giovinezza e di allegria.
Ragazze! Qui siamo tutte ragazze! Forti, fantasiose, volitive, allegre, ognuna con il suo bagaglio anche un po' ammaccato, ma tutte belle, positive e pronte. Ragazze, siamo le donne! E in questa ferma e forte peculiarità cresciamo e portiamo il mondo sulle spalle.
Io vi abbraccio una per una e sono fiera di voi, onorata di essere stata nei vostri bei pensieri.

Poi, certo, la signora Paura e il Signor Smarrimento, coppia affiatata e di lunghissima data, di cognome fanno Panico, mi chiedono l'amicizia e vorrebbero commentare. Ovviamente non concedo loro la mia amicizia e se commentano li cancello immediatamente. Non c'è tempo per Paura e Smarrimento, non c'è tempo per Indecisione e Traccheggiamento. C'è il tempo del qui e ora, del coraggio, del rendersi conto, del prendere le situazioni in mano e decidere. Il resto viene da sé, ve lo assicuro. Così come siete venute voi da me in un coro consolatorio e grandioso.

Vi abbraccio tutte con la foto del mio cielo: era quello di venerdì scorso, vigilia della mia partenza per Milano. Che questa quiete rosa, questa calma solenne, questi colori morbidi siano sempre la tavolozza per i pensieri di noi Tutte.

PS: di Paola non dico nulla. Per lei, la mia sorellina, sempre grande amore e profondo senso di protezione. Da lei, dalla mia sorellina, sempre per me stima, rispetto, riconoscimento e profondissimo affetto. Regali della Vita, sì!

Vi abbraccio Tutte con gratitudine.
Lucia Talarico