LA STRAZIANTE MORTE DI MAURIZIO GIOVIALE DEVE DIVENTARE CATARSI E RIVOLUZIONE, di Lucia Talarico

La morte di Maurizio Gioviale DEVE ESSERE PER FORZA CATARSI COLLETTIVA. Altrimenti sarebbe sciagura ancora peggiore e noi non possiamo incorrere in altro orrore.
Il dolore che stiamo provando tutti, l'incredulità, la disperazione, DEVONO PER FORZA trasformarsi in cambiamento di rotta definitivo.
Le lacrime che versiamo oggi sono finte se tra un po' sigilleremo Maurizio in un caro ricordo del cuore. No! Dobbiamo interrogarci. Dobbiamo riflettere tanto, dobbiamo chiedere perdono. Dobbiamo cambiare. Tutti.

Indaffarati, egoisti, presi dai nostri piccoli traffici, dediti all'innalzamento della nostro gretto "avere", economico, sociale, di visibilità o di boria, di accumulo o "successo", siamo diventati ciechi! L'altro non esiste! Soltanto noi! Che corriamo, accumuliamo, affermiamo, afferriamo, calpestiamo, in una corsa nauseabonda di sistemazione, qualunque essa desideriamo sia.

Siamo tutti responsabili, sordi, pronti a chiudere la porta perché abbiamo altro da fare. Perchè lo faccio "poi", perché adesso devo sbrigare questo, e poi devo andare a vedere quello, e mi devo acconciare con Tizio e mettere d'accordo con Caio.
Attenzione, sensibilità, cura, premura, sollecitudine, sguardo altro, zero!

Questa morte, ripeto, questa morte, DEVE AVERE UN SENSO! Per sempre.
Altrimenti sarà inutile la crudele onda di dolore che ci sta facendo annegare e ci farà uscire istupiditi naufraghi invece che nobili naviganti.
Maurizio Gioviale, se pur custodito in un affettuoso ricordo del cuore, non deve morire un'altra volta. E' il nostro dovere morale e sociale. Si tratta della nostra stessa vita, di Maurizio, della sua intollerabile morte. Si tratta di Soverato.

Perdonami, Maurizio, se ti sembrerà che in qualche modo ti stia tirando in mezzo. Sono così affranta e convinta di quel che ho scritto che sento di dover portare la mia piccolissima riflessione, altrimenti l'emotività ci sconvolge e il nucleo essenziale si potrebbe confondere.
Fai buon volo, caro Ragazzo, e che questo sia spaventoso monito e insegnamento per Tutti.
Lucia Talarico