A coloro che scrivono che la "comunità umana" deve trovare la forza per salvarsi, rispondo con dolore che la "comunità umana" non esiste.
Esiste soltanto il denaro, gli interessi, l'arrivismo, la cupidigia dell'accumulo che divora chi ha e chi spasmodicamente vuole avere perché ritiene di non avere. Ne abbiamo prova quotidiana e permanente, in ambito ristretto e ambito universale.
Esiste soltanto il denaro, gli interessi, l'arrivismo, la cupidigia dell'accumulo che divora chi ha e chi spasmodicamente vuole avere perché ritiene di non avere. Ne abbiamo prova quotidiana e permanente, in ambito ristretto e ambito universale.
Tutto è sacrificato al tornaconto individuale, l'altro è continuamente calpestato. Inutile fare esempi, basta guardarsi intorno. Fanno parte di questo comportamento abituale l'approfittare di ogni situazione, i piccoli/ grandi traffici, l'ambizione sfrenata dell'arrivare, la "sistemazione" politica, la complicità con colui che cavalca sfrenatamente, la tolleranza del malaffare che tutti, indistintamente, constatiamo inerti ogni giorno. L'indifferenza, il farsi i fatti propri, la disinformazione, il non volersi esporre, aggiungono male al male.
Mi dispiace scrivere così il giorno di Natale, quando la melassa della retorica soffoca ogni pensiero. Quanto a me, sono decenni che ho eliminato dal mio orizzonte pacchetti, luccichii, inviti e panettoni. Faccio miei i versi di Ungaretti, "Non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di strade", e non ho voglia di sagre, di torroni e di veglioni. "Ho tanta stanchezza sulle spalle" e, soprattutto, non ho speranze. Aspetto spaventata un tempo che si annuncia sempre più buio e privo di qualsiasi bene.
Chiedo scusa se ho rattristato proprio il 25 Dicembre, ma forse, forse, ripartire da una lucida consapevolezza può migliorare noi stessi e il nostro minuscolo orizzonte che soltanto noi stessi, individualmente, possiamo squarciare con l'arcobaleno o con le tenebre.
Lucia Talarico
Lucia Talarico