Leggo sull'ANSA stamattina le ultime dichiarazioni del Ministro Franco "Il superbonus e gli altri bonus edilizi sono molto importanti per far ripartire il settore delle costruzioni, quindi nella legge di bilancio stiamo valutando in che modo possano e debbano essere prorogati", ma "dobbiamo ricordare che sono uno strumento molto costoso", "non sostenibile alla lunga", dichiara il ministro.
Le costruzioni "sono un settore che va sostenuto, avendo a mente che non può crescere a dismisura e che questi interventi fanno onore per la finanza pubblica. Se ciascun italiano fa domanda, per 30 milioni di unità immobiliari l'effetto sui conti e sul debito è stratosferico". (ANSA, ore 10, 42)
Ovvio, mi permetto di aggiungere. Il Superbonus 110% ha fatto ignobilmente schizzare prezzi delle materie prime, compensi e preventivi, dando stura a speculazione inaccettabile per lo Stato, che si troverà a rimborsare conti drogati a dismisura.
I cittadini sono come il pallone per l'allenamento del pugile e vittime due volte, la prima in quanto costretti a corrispondere costi decuplicati, la seconda in quanto "titolari"delle risorse dello Stato e quindi nuovamente costretti a rimborsare quei costi decuplicati.
E' di tutta evidenza che quanto sopra avviene per gli strettissimi tempi di scadenza dell'agevolazione che pure potrebbe essere panacea per il settore dell'edilizia e per l'ambiente.
Ci vuole tanto per porre rimedio ai prezzi decuplicati e pure comprendere che un'estensione della durata a cinque anni o più potrebbe essere un formidabile calmiere? Cosa osta? Perché chi di dovere non ci pensa o non ci vuole pensare?
Io sono soltanto una cittadina di buon senso, inorridisco di fronte al "daje" criminoso che si è concretizzato, e ai danni per l'intero Paese, ma, se ci sono i furbi, devono esserci anche gli antidoti istituzionali per neutralizzarli. Sembra purtroppo che non sia così e incredula mi domando il motivo.
Lucia Talarico