Come ogni estate siamo costretti a subire le lagne dei cosidetti imprenditori della movida che si sentirebbero conculcati, nella loro pretesa di fare soldi, dalle (scarsissime) limitazioni di legge.
In Soverato sarebbero anche stati aggrediti alcuni carabinieri che effettuavano controlli.
Il business, l'economia, secondo loro, dovrebbero essere diritti prevalenti, sulla, pace, sulla tranquillita' sulla pulizia, sull'igiene, sulla salute persino...
Questa posizione e' sguaiata e folle sul piano della logica, sul piano del diritto, sul piano dell'etica, sul piano della socialita'.
1) Gli imprenditori della movida, possono, secondo la legge attuale, fare soldi vendendo i loro prodotti (bibite, liquori, dolci, cibi etc) con i controlli e le regole previste dalla legge.
Non possono vendere i beni collettivi (la quiete pubblica, il diritto alla salute, il diritto alla igiene, gli spazi pubblici come strade, spiagge, lungomare e parchi)
Quelli sono beni collettivi (di tutti anche delle persone anziane, dei malati, di quelli che hanno il diritto di riposare perché di giorno lavorano e anche di quelli che ancora devono nascere) e non possono essere rapinati, predati, inquinati, lordati da chicchessia.
Anche il buon nome e j'immagine del territorio della città sono beni collettivi e non possono essere predati, inquinati e lordati da chicchessia.
2) I danni (anche economici) prodotti da chi non osserva queste elementari regole sociali sono molto piu' grossi e durano di piu' dei ricavi che si mettono in tasca i "pochi" predatori.
Incidono molto di piu' sullo sviluppo, sul benessere, sul futuro della comunita'.
3) E poi i prenditori della movida accampando pretese come paladini della libera impresa, affastellano fesserie e falsita'.
Non sono loro gli unici imprenditori.
Non sono loro gli unici imprenditori turistici.
Non sono loro gli unici che forniscono servizi di divertimento.
4) Prima di loro, molto più di loro e senza fracassare i timpani, ci sono gli imprenditori, gli artisti e, soprattutto le associazioni che organizzano concerti e musica di qualità.
Ci sono tutti quelli che organizzano eventi (fiere mostre, rassegne, sagre)
Ci sono cuochi, gelatieri e pasticceri che producono e vendono cibi di pregio in ristoranti e pubs raffinati che non hanno bisogno di fare fracasso, di far ubriacare i loro clienti per guadagnare.
Il segmento dei fracassoni rappresenta nella realta' solo una piccola fetta del settore turistico.
Mimmo Loiero
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Mimmo Loiero
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Aggiungo che alle "lagne" di cui scrive Mimmo Loiero
si somma quella che gli imprenditori/prenditori chiamano nobilmente
"portare lavoro a Soverato", paludandosi di ipocrita virtù.
Tale
"lavoro" prevede otto ore al giorno per una retribuzione di 700/900
euro mensili, senza giorno di riposo, cioè sette giorni su sette. Non
sono neanche 3,50 euro all'ora.
A me sembra schiavitù e sfruttamento, non so cosa sembri ai più. Un po' di sana vergogna non guasterebbe.
LT
LT