COVID. "Tengo molto ai miei nonni, ma se devono morire, morissero, cioè"


Non ci si crede, lo so!

Di questi due diciottenni imbecilli ne parla oggi Carlo Verdelli nel suo editoriale al Corriere della Sera, io farei loro fare una settimana di "tirocinio" nei reparti Covid, senza protezione, ovviamente.

<< La voce di tanta Italia di oggi è anche quella di una ragazza sui vent’anni, romana, intervistata per strada da «Dritto e Rovescio», trasmissione orgogliosamente populista condotta su Rete 4 da Paolo Del Debbio.

Dice la ragazza, testuale: «Comunque i giovani della mia età non muoiono di Covid. Neanche mio padre che ha 50 anni muore di Covid. No, dai, muoiono solo le persone anziane. Quello che penso io, arrivati a questo punto… Anche i miei nonni: tengo molto ai miei nonni, ma se devono morire, morissero, cioè». Cioè.

Una disinvoltura disumana, ma il tono è lieve, quasi allegro, senza neanche la finzione di un’ombra di pena per le vite dei nonni, dei vecchi, degli altri. 
Ci siamo fatti tre ondate, adesso basta, e se qualcuno, qualche altra migliaia di qualcuno, finirà intubato e poi al cimitero, amen. Mors tua, ma almeno vita mea, che ho tutto il diritto di tornare a godermela. E anche in fretta, possibilmente.>>