Per la copia del David in partenza per Dubai, grande tripudio di tutti! Sommessamente, a me sembra un'imitazione abbastanza bruttina. Con grandissimo rispetto per le maestranze e il lavoro profuso, il divino è inimitabile e, purtroppo, è di tutta evidenza. E' fin troppo ovvio che "non sarà mai come l'originale", inutile anche chiosarlo. E non perché sia una questione di "pathos", ma perché Michelangelo è stato un essere soprannaturale e non dovrebbe osarsi di percorrere i suoi passi divini. Meglio sarebbe stato inviare una lunga e articolata ripresa del "dio" nel suo museo e sotto la sua cupola, e un cammino nella meravigliosa Firenze "protetta" da tale dio. Alberto Angela, da par suo, avrebbe potuto essere voce narrante e condurre i dubaiani nella paradisiaca arte italiana. Possibile che non ci fosse altro modo per raccontare il Gigante, per il quale, quando giunse nella Piazza della Signoria, al tempo, "la Giuditta s'ebbe a levare"...? O forse, come scrive Aldo Cazzullo oggi dialogando con un lettore, "l'impresario che ha scommesso sul cattivo gusto del pubblico non ha mai perso i suoi soldi"? Sempre grata a Firenze, città del mio cuore. === Il giorno dopo. Ricevo qualche messaggio di garbata contestazione.
Preciso che nella mia lettera al Corriere mi sono anche limitata, per una sorta di fair play, ma davvero trovo che sia bruttissimo, quasi comico. Una pessima copia che offende la vista di chi lo guarda se ha soltanto occhieggiato l'originale.
Non voglio convincere nessuno ma anche di volata si coglierà il sacrilegio.
La copia che si trova in Piazza della Signoria ha altra caratura, imparagonabile a questo pseudo-David che va a Dubai.
Le celebrazioni viste e sentite per questo Mister Muretto sono state incredibili, c'è uno sparger di fumo sul popolo creduto bue che è impressionante.
E' soltanto la mia opinione, naturalmente.
Grazie