Vedo il video di venti minuti dell'esame farsa di Suarez, quello per cui si sono mosse tante figure istituzionali per far sì che fosse, appunto, una farsa.
Trasecolo!
Università per Stranieri di Perugia.
Il candidato indossa jeans/pinocchietti sdruciti, magliettina bianca e cappelluccio. Dei due professori, uno è in maglietta e piedi nudi nei sandali, e già qua a me pare che i segni della sciatteria siano evidenti, ma ancora è niente!
Il candidato indossa jeans/pinocchietti sdruciti, magliettina bianca e cappelluccio. Dei due professori, uno è in maglietta e piedi nudi nei sandali, e già qua a me pare che i segni della sciatteria siano evidenti, ma ancora è niente!
Gli chiedono di presentarsi e a tutte le banalità espresse si mostrano vistosamente compiaciuti, annuendo sorridenti e mugolando MM, MM.
- Nel tempo libero cosa le piace fare?
- Gioco alla playstation, fare barbecue!
- MM! MM!
L'esame continua con domande da asilo infantile, il candidato risponde senza utilizzare i verbi o, al più, con gli stessi coniugati all'infinito.
- Io 5 hermani. Anche mia moglie numerosa famiglia.
I professori sempre entusiasti : MM! MM!
- In mia famiglia facciamo tutto insieme
- MM! MM! Quindi anche lei fa la spesa?
Grandi risate, sempre con la testa dei due docenti che va su e giù ad esprimere grande apprezzamento.
Adesso, ancora per verificare la lingua italiana, simulano un dialogo:
- Ciao Luis, come stai?
- Molto bene
- Come ti trovi in Italia?
- Molto felice
- Forse dovresti fare una cena con la tua famiglia
- Io prenotare. Buona idea fare con mia moglie, io domenica andare.
Risate.
Esame finito ma non finita la pagliacciata.
Uno dei due professori, prima di uscire dalla stanza con il suo collega, gli chiede due autografi per due bambini, Matteo e Giacomo, gli porge i fogli e scrive i nomi (alle volte li sbagliasse!).
Breve pausa ed entrano altri professori e il rettore, foto ricordo con tutti. Il rettore gli chiede il permesso "di fare uso della foto a livello istituzionale", il candidato Suarez accorda il permesso. Entrano ancora tre ragazzini forse figli di professori e a turno si fotografano con il calciatore, mentre il corpo insegnante presente è in brodo di giuggiole.
La stanza rimbomba di risate, saluti, entusiasmo e felicità. Siamo in sede di esame, non dimentichiamolo, e in una Università italiana.
Ma uno che avesse un po' di cervello, senso della misura, dignità del proprio ruolo, dovuta immagine dell'Università di Perugia?
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Io sono figlia di due insegnanti e sorella di un'insegnante. Ho frequentato il Liceo Classico Galluppi di Catanzaro e l'Università di Firenze. Il mio professore d'italiano, Alberto Voci, è stato un poeta e ci ha nutrito di poesia e cultura. Per me l'istituzione scolastica è sacra, significa serietà, nobiltà, futuro di un Paese.
Mai avrei immaginato un tale sfregio ad opera proprio di chi la rappresenta e dovrebbe tutelarla.