Che incredibile mattanza nella nostra regione!
E il presidente ff Nino Spirlì ci inonda di dirette Facebook per dilettarci di stoccafisso, carciofi ripieni, "pipi e patati", snocciolandoci anche le sue risposte ai commenti di coloro che lo seguono: "Sì, Laura, quanto è buono il baccalà", "Che bello, Enzino, che mangi gli spaghetti", "Bravo, Peppuccio, un bacione"...
Una miseria e una tristezza infinita che pur riportata da giornali e TV non scalfisce la coriacea rassegnazione - o altro - dei calabresi. E ancora lo abbiamo sentito, sempre Spirlì, apostrofare il governo che "annaca il pecoro", dopo averci deliziato pure di "u' nigru" e "frocio", epiteti che riferisce di considerare sacri e intoccabili. Senza dire del suo rammarico espresso in radio, a "Un giorno da pecora", per non "praticare" il sesso da 5 anni!
Il sindaco di Soverato ieri ha straripato su stampa e TV per un bruttissimo caso di malasanità nella nostra zona corredato dal suo stupore per la Sanità calabrese, dove è vissuto finora? Perché non ribalta il tavolo? Perché non lo ribaltano tutti i sindaci della Calabria?
Oggi il Corriere pubblica la mia lettera sull'accaduto di Soverato, credete che qualcuno si sia sentito appena appena toccato? Credete che chiunque si sia sentito chiamato in causa?
Io sono affranta, l'indifferenza generale è agghiacciante!