Disamina sulle tre vite del Premier. Spregiudicatezza e ambizione senza freni.
"Goffredo Bettini dice di Nicola Zingaretti che è come un gatto, e quindi di vite ne ha sette. In attesa di prove è un fatto invece che Giuseppe Conte di vite ne ha già consumate due e ha tutta l’intenzione di mordere la terza. Classe ’64, di Volturara Appula e devoto a Padre Pio, è fermamente determinato a continuare a portare le stimmate di Palazzo Chigi e, proprio come il Santo, è pronto a lasciare fuori dalla porta ogni Agostino Gemelli, fosse pure investito dal Vaticano, che pretende di mettere in discussione il suo diritto inalienabile a continuare a fare il premier.
Che non fosse un ingenuo e un vaso di coccio, forse si poteva capire già al suo comparire dal nulla, proposto da Luigi Di Maio che non era riuscito a far digerire a Matteo Salvini che a guidare il governo fosse il leader dei Cinque Stelle. Si presentò con un curriculum inferiore forse soltanto a quello della regina Elisabetta e fu subissato di critiche derisorie che avrebbero abbattuto un bue, ma non Giuseppe Conte. Gli scivolarono di dosso come i granelli di polvere, incapaci di depositarsi sui suoi abiti sobriamente impeccabili, sulle sue cravatte, sulla sua pochette." (continua sull'articolo)
Che non fosse un ingenuo e un vaso di coccio, forse si poteva capire già al suo comparire dal nulla, proposto da Luigi Di Maio che non era riuscito a far digerire a Matteo Salvini che a guidare il governo fosse il leader dei Cinque Stelle. Si presentò con un curriculum inferiore forse soltanto a quello della regina Elisabetta e fu subissato di critiche derisorie che avrebbero abbattuto un bue, ma non Giuseppe Conte. Gli scivolarono di dosso come i granelli di polvere, incapaci di depositarsi sui suoi abiti sobriamente impeccabili, sulle sue cravatte, sulla sua pochette." (continua sull'articolo)