COVID, IL MONDO CHE SI RIBELLA CONTRO DI NOI

Un virus per cui non siamo preparatə, capace di annientarci, da quasi un anno ci ha costrettə finalmente a cambiare radicalmente il nostro stile di vita votato al consumo e all'iperproduzione.

È un male? È la diretta conseguenza delle nostre azioni, del nostro inquinamento, dei nostri allevamenti intensivi, delle distese di cemento e della devastazione di intere foreste. Il male è la miopia, l'incapacità immaginativa che ci attanaglia, la completa assenza di consapevolezza che ci accompagna verso la fine, il pensiero radicato che il capitalismo consumista sia l'unica società possibile. Slavoj Žižek* in una splendida analisi sostiene che il virus siamo noi, e il covid l'anticorpo.

La natura e l'ecosistema provano a combattere il più grande cancro che il pianeta Terra abbia mai avuto: l'essere umano. Le disuguaglianze emergono, i ricchi si arricchiscono, i poveri crepano di fame e si indebitano. E se l'unica necessità che sentiamo è quella di "tornare alla normalità", al produci-consuma-crepa, possiamo solo sperare che il mondo riesca nel suo intento di liberarsi di noi.

Testimonianza di una giovane donna, studentessa di medicina alla Sapienza di Roma.
Mia nipote Diletta Lucia